av-véz-zo = Abituato, assuefatto
Etimologia, derivazione
deriva da avvezzare, dal latino advitiare ; dal latino ad vitium composto da ad vitium, vizio, vezzo
Con questa parola si indica l’essere abituato, l’aver maturato un’assuefazione. Si può essere avvezzi a viaggiare, si può essere avvezzi al fumo, si può essere avvezzi alle ristrettezze. E non è una parola priva di sorprese: infatti, senza che sia comunemente notato, porta in sé il significato di vizio.
Il concetto di vizio ha declinazioni ampie: alcune di queste ce lo dipingono come abitudine negativa. Ed è da questa immagine che nasce il nostro “avvezzo”: l’acquisire una brutta abitudine. Poi il brutto è passato in secondo piano senza quasi lasciare traccia, e l’avvezzo rimane l’abituato. Ma conoscere l’origine di questa parola ci può far comprendere l’ironia o l’intensità del suo significato.
ma egli s’era avvezzo a condurla per mano, s’era avvezzo a sostituire il proprio cenno all’opera lenta della civiltà … (Giuseppe Mazzini, Scritti letterari di un Italiano vivente, 1847)