AVVILITO

av-vi-lì-to

verbo transitivo [der. di vile] (io avviliscotu avvilisci, ecc.);reso vile, privato di valore; umiliato, sconfortato;

  1. Rendere vile, spregevole, abbassare moralmente: non c’è cosa che più avvilisca l’uomo quanto la bugia(Settembrini); nessuna arte onestaper povera che siaavvilisce (Tommaseo);tentare di aqualcuno nell’opinione altruiala propria animail proprio ingegno con un’azione indegnacon l’adulazione, ecc.; anche, togliere valore o autorità: avvilì sì l’uficio de’ prioriche non osavano fare niuna cosa (G. Villani). Questa parola non descrive qualcosa di piacevole; ma ha un’intelligenza rara. Rendersi vile, perdere il prestigio o l’autorità, abbassarsi: si è avvilito agli occhi di molti con la sua pessima condotta. Avvilire, con un significato più aderente all’etimologia, significa rendere vile, abbassare, togliere valore o prestigio; e l’avvilito diventa lo sconfortato, l’umiliato. Tutti quei sentimenti di rabbia, frustrazione e scoraggiamento che implica vengono disegnati come un’ombra che grava sulla stima di sé, sulle proprie prospettive, sulle proprie aspettative, che pesa sulla fiducia. Uno scorcio maturo, che non si ferma al sentimento momentaneo, sondandone invece le ragioni, concentrandosi sulle corde profonde che tocca. In un certo senso, e qui sta il bello, disinnescandolo.
  2. Umiliare, mortificare: avvilirecon un rimproverocon un rifiutocol proprio disprezzo; o scoraggiare, sfiduciare: la coscienza della propria inferiorità lo avviliva. Perdersi d’animo, scoraggiarsi: si avvilì molto per quella bocciatura agli esamil’avvilirsi nelle sciagure non è da uomo né da cristiano (Pellico). Se sono avvilito per un rifiuto, vuol dire che mi abbatte, che mi suscita un ripensamento su me stesso; se sono avvilito da un lavoro che va contro le mie idee, vuol dire che sto compromettendo un mio valore; se sono avvilito dal fatto che un amico mi abbia taciuto qualcosa di importante, significa che vedo umiliato il pregio del nostro rapporto.

    3. Deprezzare una merce, abbassarne il prezzo (svilirerinvilire).

◆ Part. pres. avvilènte (raro avviliènte), anche come aggettivo, che avvilisce, che umilia: lo tormentava con parole avvilentiera obbligato ai più avvilenti lavori.

◆ Part. pass. avvilito, anche come agg., mortificato, scoraggiato, abbattuto: sentirsirimanere avvilitoaveva l’animo avvilito per tutte quelle contrarietà.

Perciò questo è un aggettivo intelligente: perché penetra un sentire, lo spiega, e porta alla luce qualcosa di complesso e profondo – con una comunicazione davvero intensa.

 

 

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